Errori frequenti compilazione CAI

CASELLE n. 2, 3, 4 e 5

 

“stava parcheggiando” / “Usciva/entrava da un parcheggio…”

Un po’ di chiarezza!

CASO 1: veicolo “A” sta uscendo da un’area di parcheggio ad uso pubblico e viene urtato dal veicolo “B” che riparte, dopo una sosta, da uno dei posteggi delimitati dalle strisce.

Il veicolo “A” che sta uscendo dall’area di parcheggio  NON DEVE INDICARE NESSUNA CASELLA; il veicolo “B” invece deve indicare la casella 2 “ripartiva dopo una sosta” e nella fattispecie anche la n. 14 “retrocedeva”.

Attenzione quindi a non barrare, come mi è capitato di vedere, sia per il veicolo A” sia per il veicolo “B” la casella 4 (Usciva da un parcheggio). Le parti infatti, secondo la loro errata interpretazione, stavano “uscendo da un parcheggio”. Risultato, se tutti e due i veicoli indicano la casella 4, risulta un concorso di colpa, ingiusto nei confronti del veicolo “A”. Con il paradosso che anche in caso di retromarcia di “B” sarebbe concorso di colpa (casella n. 4 “usciva da un parcheggio” per veicolo “A” e casella n. 14 “retrocedeva” per veicolo “B” risulta concorso di colpa). Da dove nasce l’errore? Dal fatto che “parcheggio” va inteso come “area di parcheggio” e non il singolo stallo di sosta delimitato dalle strisce. La casella “4” infatti dice “usciva da un parcheggio, da un luogo privato, da una strada vicinale”, ed è dunque riferita a chi esce da un determinato luogo e si immette in una strada. Se dunque il veicolo “A” si sta avviando all’uscita di un’area di parcheggio, di fatto sta ancora circolando all’interno dell’area di parcheggio e dunque NON DEVE BARRARE NULLA perché è come se fosse in una strada normale, rispetto al veicolo B che invece esce da uno stallo. 

CASO 2. Stesso discorso nel caso in cui il veicolo “A” stia avanzando nell’area di parcheggio in cerca di un posteggio e venga urtato da “B” che riparte da uno stallo dopo una sosta: “A” NON DEVE INDICARE NESSUNA CASELLA, e “B” la n. 2 ripartiva dopo una sosta.

Invece mi è capitato di vedere C.A.I. in cui “A”  aveva erroneamente barrato la casella 3 “stava parcheggiando”, e “B” la n. 4 “usciva da un parcheggio”, oppure  “A” la n. 5 “entrava in un parcheggio” e “B” sempre la 4 “usciva da un parcheggio”: tutti ingiusti concorsi di colpa che favoriscono “B” a danno di “A”. 


 

CASELLE n. 6 e 7

 

Casella 6 “Si immetteva in una piazza a senso rotatorio” Casella 6 per entrambi i veicoli? No! 

Nel sinistro qui sotto il veicolo “A” ha ragione al 100% in quanto entra prima in rotatoria rispetto al veicolo “B” Compilazione corretta: Il veicolo “A” dovrà quindi indicare la casella n. 7 (circolava su una piazza a senso rotatorio) in quanto è entrato prima nella rotatoria, ed il veicolo “B” la n. 6 (Si immetteva in una piazza a senso rotatorio) e come rafforzativo anche la 17 per la mancata precedenza.

Se siete il veicolo “A”, attenzione quindi a non barrare entrambi la casella 6,  perché altrimenti vi applicano il concorso di colpa. Mi son capitati vari casi (in alcuni abbiamo dovuto anche fare causa) dove per dimostrare come il veicolo “A” sia entrato prima nella rotatoria rispetto a “B”: dal punto di immissione al punto urto, il veicolo “A” ha infatti coperto uno spazio 3 o 4 volte maggiore rispetto lo spazio del veicolo “B”. Barrare per entrambi i veicoli la casella 6 “si immetteva in una piazza a senso rotatorio” significa asserire che gli stessi siano entrati contemporaneamente nella rotatoria, e che abbiano dunque raggiunto il punto urto nello stesso tempo. Ma allora la velocità di “A” dovrebbe essere stata 3 o 4 volte superiore a quella di “B”, avendo coperto nello stesso tempo uno spazio di 3 o 4 volte maggiore. Orbene tale eventualità deve trovare riscontro nei danni residuati ai veicoli e negli spostamenti post urto degli stessi, quindi molto spesso risulta oggettivamente impossibile che i due veicoli siano entrati nella rotatoria contemporaneamente. Per velocità dei veicoli similari dunque, è evidente come il veicola “A” sia entrato prima in rotatoria.


 

CASELLE n. 11 e 13

Altro caso tipico di concorsualità nella causazione del sinistro: “Sorpassava / girava a sinistra”

“Avevo la freccia ho ragione! la controparte ha scritto che si assume la responsabilità!” Sicuro?

Questo è uno dei casi più discussi, ci sono molte variabili:

  • la presenza o meno di indicatore di direzione del veicolo “A”, che comunque non lo solleva dal dover visionare gli specchi retrovisori prima di iniziare la manovra di svolta;
  • la presenza o meno di linea continua;
  • se si tratta o meno di area di intersezione, e dunque la svolta di “A” fosse o meno prevedibile da parte di “B”;
  • la velocità di “B”, se dimostrabile;
  • il punto di impatto e l’ubicazione dei danni ai veicoli;

in ogni caso, con tutta la buona volontà ci si possa mettere, 90% delle volte le Compagnie attribuiscono concorso di colpa, che può essere del 50% e 50% o del 70% e 30% dipende dalla presenza o meno dei fattori sopra indicati. Mi è capitato anche di prendere il 100% dei danni di chi svoltava a sinistra, con tutti i fattori a favore del mio assisto e in presenza di testimone che provava l’azionamento dell’indicatore direzione sinistro; 

Se quindi il veicolo B vuole assumersi la responsabilità, deve indicare “tamponava” spiegando di aver deviato a sinistra per cercare di evitare tamponamento, senza riuscirci. Se B scrive nelle osservazioni “mi assumo la responsabilità” ma poi barrate la 11 e la 13, il “mi assumo la responsabilità” non vale nulla. 

Ovviamente questo discorso non vale per la marcia per file parallele in quanto in quel caso ha torto chi cambia corsia.

 

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